Rucioli e Papalla
E’ più di mezzo secolo che raccolgo, accarezzo, osservo e cerco I RUCIOLI senza mai stancarmi. In inglese si potrebbero chiamare “rolling stones“. Nel dialetto di Carpino “arruc’là” significa rotolare perché si è rotondi. A Carpino si chiamano rucioli queste pietre d’origine misteriosa e dalla perfezione sferica che lascia sbalorditi. Nel loro interno può esserci della selce oppure un altro ruciolo incluso o può trovarsi della polvere bianca simile alla calce, che a sentire le testimonianze dei più anziani, ha proprietà cicatrizzanti. Molti affermano che si sono formati per effetto della fluitazione (rotolamento) di pietre trascinate a valle dalla corrente d’acqua. Secondo altri, che si sono formati per l’effetto fisico dovuto alla decantazione, in un mare di magma fuso, di lapilli scagliati da un eruzione vulcanica. Ma la teoria più plausibile, essendo il Gargano formato da rocce sedimentarie e non vulcaniche, è quella della formazione per innalzamento geologico degli strati geologici compressi dei sedimenti marini, il cui apice di innalzamento rotoli a valle come fa una palla di neve dalla cima di un pendio. Mano a mano che scende a valle ingloba materiale che le si avvolge intorno fino a bloccarsi ad un certo puntoed in un certo punto e rimanervi imprigionato e pietrificato. Ne derivano forme perfettamente sferiche, oblunghe, doppie, lenticolari, a goccia e così via. Il Gargano è l’unico posto al mondo dove se ne possono trovare in rilevante quantità. Spesso si trovano rucioli doppi uniti insieme come fratelli siamesi o simili a un caciocavallo. E per chi come me che ricorda ancora una pubblicità del vecchio Carosello televisivo, li ho battezzati col nome di PAPALLA, perché hanno la forma di una palla doppia.
Contattandomi, si possono ammirare in diverse disposizioni ambientali nella mia sala espositiva di Carpino (Fg).visitarla.